Il vigneto del mese: Siresol
Il vigneto scelto questo mese si trova in una graziosa località oltre la frazione di San Peretto, in direzione Montecchio, nel comune di Negrar di Valpolicella, ad una altitudine compresa tra i 450 m e i 500 m slm.
In quest’area risalta la fioritura primaverile dei ciliegi, dei sambuchi, dei frassini, dei castagni e dei siliquastri; ai piedi delle viti troviamo un’abbondanza di trifogli, ranuncoli, tarassachi, vecce e piccoli cereali. Ai bordi delle aree coltivate non è raro incontrare gladioli selvatici.
Il nome Siresol deriva dal termine dialettale Siresa che significa Ciliegia: fino a pochi decenni fa, infatti, quest’area era contraddistinta da una importante sinergia colturale tra la vite, le amarene e le ciliegie.
Proprio qui, la ciliegia, aveva particolari caratteristiche di serbevolezza e conservabilità. Ora i vigneti hanno preso buona parte della superficie agricola: garantiscono una maggiore redditività e nel contempo anche eccellenti caratteristiche qualitative dell’uva che giova delle peculiarità di suolo ed esposizione solare.
Molto importante è la ricchezza di elementi nutritivi del suolo, rappresentati da minerali che, assorbiti dalla vite, rendono la polpa e la buccia dell’uva particolarmente assortite e complesse; queste caratteristiche vengono trasmesse ai vini che risultano così molto aromatici e ricchi di struttura.
Il terreno è di color scuro, friabile, con presenza di rocce dure calcaree ed altre vulcaniche conosciute in Valpolicella con il tipico nome di Toàr.
Il vigneto si trova nel mezzo di un cono vulcanico spentosi milioni di anni fa e nel suolo spiccano sedimenti marini caratterizzati da nummuliti, un particolare fossile molto comune in quest’area.
I terreni sono mediamente profondi e trattengono buona parte dell’acqua raccolta nei periodi di pioggia, cedendola nei periodi caldi e secchi. La vite qui non soffre mai né l’abbondanza di acqua nei periodi piovosi né la carenza nei periodi siccitosi.