Le migliori 30 vendemmie Domìni Veneti (PARTE 2)
2004 -2018
Prosegue il racconto delle migliori annate degli ultimi 30 anni Domìni Veneti (qui trovi la prima parte).
Dal Verjago al Mater passando per le Espressioni e i Pruviniano.
Per noi produrre vini di territorio vuol dire raccontarvi la nostra storia e i nostri paesaggi, ma anche farvi assaporare, anno dopo anno, i profumi e sapori della nostra terra.
30 anni di vendemmie ci hanno insegnato che nel rapporto vitigno-territorio non basta affidarsi alla tradizione. Il cambiamento climatico e le nuove frontiere della ricerca hanno aumentato la nostra capacità di interpretare il presente e anticipare il futuro.
2004 Verjago, il vino della memoria
Nel 2004 cambia la gestione del processo di appassimento delle uve nei fruttai: inizia la pratica dell’“appassimento integrato”, con il controllo della temperatura e dell’umidità dei fruttai per proteggere le nostre uve in condizioni ideali.
Nel 2004 questa pratica d’avanguardia rese possibile lo sviluppo di un importante progetto enologico: il Verjago. In quel periodo il concetto di appassimento stava cambiando, consapevoli della necessità di selezionare le uve prima della pigiatura.
Il Verjago non si confonde con l’Amarone o con il Ripasso, ma si distingue nella gamma dei vini di eccellenza della Valpolicella. L’obiettivo di questo vino, considerato un Super Valpolicella con un’accurata selezione di uve collinari in casse da 9 kg e appassite per 40 giorni, era quello di rivalutare l’immagine del vino Valpolicella schiacciato dal successo dell’Amarone e del Ripasso.
Reputato come punta di eccellenza e motivo d’orgoglio di Cantina Valpolicella Negrar, il Verjago è stato il primo progetto enologico Domìni Veneti.
“Mater” Collezione d’Autore: il lato femminile dell’Amarone
L’etichetta, disegnata da Gianni Burato, artista veronese dal tratto forte e riconoscibile, raffigura l’effige di una donna-vitigno radicata nella terra, con le braccia protese verso il cielo che diventano tralci ricchi di grappoli: Corvina, Corvinone e Rondinella, i vitigni dell’Amarone.
Dedicato alla terra dalla quale nasce, anche un vino austero e corposo come l’Amarone Mater può svelare il suo lato femminile. Al palato un bouquet di profumi quasi inebriante, intensità e complessità, ma soprattutto l’esaltazione della potenza creativa di Madre Natura. Amarone Mater “Collezione d’Autore” viene prodotto solo nelle annate migliori, con uve selezionate nei vigneti di Jago, frazione di Negrar tra le più vocate in Valpolicella Classica.
2005 Espressioni
Domìni Veneti inizia un viaggio straordinario con il progetto Espressioni. L’originalità e la competitività dell’Amarone viene raccontata attraverso il patrimonio vitivinicolo unico dei cinque terroir della Valpolicella Classica.
Nel 2005 il debutto, frutto di un lavoro di ricerca durato oltre 10 anni per rispondere alle esigenze dei consumatori. La tipicità definisce strategicamente l’identità di un vino che è sempre meno bevanda e sempre più esperienza, racconto.
Nel 2006 nasce Amando, il Recioto dal retrogusto di mandorla amara
Il Recioto amandorlato Amando arricchisce la collezione dei Recioto Domìni Veneti come una piccola gemma.
Sull’etichetta una figura che richiama i rosoni delle pievi romaniche della Valpolicella e i colori del sole per la piena maturazione delle uve.
2007 la vendemmia più precoce degli ultimi 70 anni
Complice una primavera caldissima, la data di raccolta fu anticipata al 3 settembre. A soli 5 giorni dalla vendemmia una tempesta devastante colpì Negrar, nella zona più alta di Montecchio, in Valpantena e a Cazzano di Tramigna. I vigneti furono completamente defogliati. A parte questo episodio la vendemmia 2007 fu una delle migliori non solo per la gradazione zuccherina elevata, ma soprattutto per l’intensità del colore e dei profumi.
2010 La DOCG dell’Amarone e del Recioto della Valpolicella
L’anno 2010 si può ricordare come la fine di un ciclo in cui, dopo oltre 30 anni di discussioni, il 10 aprile 2010, l’Amarone e il Recioto della Valpolicella ottennero l’ambito e meritato riconoscimento della Docg.
2011 Annata eccezionale
La vendemmia 2011 fu ideale grazie a un grande lavoro di squadra. Le condizioni meteo dell’annata furono eccezionali: piogge scarse ben distribuite e temperature piuttosto alte, senza eccessi e con una produzione leggermente ridotta.
Il nuovo impianto di appassimento ospitò altri 4000 qli di uva raggiungendo il massimo storico di 28.000 qli totali.
La raccolta avvenne in condizioni ottime e si ottennero vini intensi con un particolare profumo di spezie e di frutti rossi, di corpo, struttura e con la promessa di una particolare longevità dell’Amarone, per eccellenti degustazioni negli anni a venire.
2012 “Tre Bicchieri” a Espressioni – Villa 2005
L’aspetto che più ci ha gratificato nel 2012 è stata l’assegnazione del premio Tre Bicchieri – Gambero Rosso all’Amarone della collezione Espressioni, in particolare all’Amarone Villa annata 2005. Questo risultato ha ricompensato ampiamente l’impegno e gli investimenti per la realizzazione dell’articolato progetto confermandoci, per la seconda volta, come unica cantina cooperativa premiata da Gambero Rosso.
2015 Miglior vendemmia degli ultimi 30 anni
Quella del 2015 è la vendemmia dell’Amarone con uve spargole, asciutte, con un alto grado zuccherino e un grande accumulo di sostanze fenoliche e coloranti, essenziali per un Amarone di grande longevità. Le ideali percentuali di umidità molto basse hanno scongiurato attacchi di botrytis volgare, stimolando invece gli attacchi di botrytis nobile che danno unicità all’Amarone.
L’annata migliore degli ultimi 30 anni, migliore dei millesimi 2011, 2001, 2000. E stiamo parlando di annate da ricordare!
2018 Collezione Pruviniano
Ricercare nel vino la sua tipicità è una delle migliori vie di cui disponiamo per salvaguardare il patrimonio immenso che la natura e la storia ci hanno tramandato. Questo percorso regala a noi produttori grandi emozioni, ma anche a chi ci viene a trovare per conoscere i nostri vini e la nostra terra. In un territorio di grande personalità come la vallata di Marano, fredda e con terreni sciolti, occorre sapersi adattare. Assecondando l’intreccio fra suoli, terreni e microclimi siamo giunti a produrre vini meno potenti ma più eleganti.
Nel nostro lavoro è proprio l’opera dell’uomo che fa la differenza, quando un prodotto di qualità riesce a esprimere il gusto caratteristico di un territorio, a rappresentarlo e a farlo apprezzare al mercato.
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